Caffè, una bevanda che fa parte della cultura del nostro paese
Quando la mattina suona la sveglia, gli italiani, al netto del rimpianto di dover abbandonare le braccia di Morfeo, associano il risveglio ad un sapore unico, intenso, fedele compagno di milioni di italiani, la maggior parte di quelli che vivono nel Belpaese: il caffè. Gli italiani, secondo svariati studi, sono i maggiori fruitori mondiali di questa bevanda, nonché gli inventori del caffè espresso, amato anche dai tanti turisti che transitano nel nostro paese.
Il gusto deciso del caffè espresso è, in buona sostanza, il fedele compagno del primo mattino, il valido alleato per poter uscire dal “torpore” del sonno ed affrontare, col piede giusto, le incombenze che la vita quotidianamente ci pone dinanzi. Tutti gli italiani, almeno una volta nella vita, hanno bevuto una tazzina di caffè espresso. Ed almeno due italiani su tre, in età adulta, lo bevono almeno una volta durante la giornata.
Pausa caffè, un rito irrinunciabile lungo tutto lo Stivale
Nessun’altra nazione al mondo può vantare questi dati, che confermano soprattutto la bravura nella preparazione del caffè espresso da parte di alcune torrefazioni nostrane, che rappresentano un chiaro esempio di valori italiani famoso in tutto il mondo, ben radicato nella cultura identitaria della nostra splendida nazione.
Tutto ciò mettendo la qualità al primo posto, selezionando con passione ogni singolo chicco di caffè per offrire al consumatore finale un prodotto buono, sano ed eccellente tra differenti opzioni, al fine di soddisfare gli amanti del caffè in capsule e quelli della Moka, quest’ultimi, sino ad un decennio fa, in netta predominanza rispetto ai primi.
Quanto il caffè sia parte integrante del DNA del popolo italiano, non lo si evince solamente per la famosa “tazza/tazzina di caffè” che sorseggiamo di primo mattino. Questa irrinunciabile bevanda, infatti, viene vista come un momento di relax durante una dura giornata lavorativa, quel momento in cui possiamo “staccare la spina” e riprendere con nuovo slancio la nostra normale attività professionale.
L’irrinunciabile “pausa caffè”, quel momento specifico in cui si distendono i nervi, si fanno due parole con un collega, un amico o un cliente, che giunge, in molti casi, quasi in modo salvifico durante una giornata lavorativa piuttosto intensa e complessa. Pochi minuti, vero. Ma talvolta in grado di svoltare la giornata. Un rito che ogni italiano compie quotidianamente, del quale difficilmente può farne a meno.
Il consumo del caffè da Nord a Sud: quali sono le differenze?
Il caffè è, a tutti gli effetti, la bevanda più consumata nel nostro paese, che unisce tutto lo Stivale, dal Nord al Sud passando per le regioni del Centro: è amato ovunque. Certo, le modalità con le quali si sorseggia questa gustosa bevanda sono differenti da regione a regione, come confermano alcune ricerche effettuate nel corso degli ultimi anni.
Per quanto riguarda il consumo del caffè espresso al bar, rito di cui parlavamo poc’anzi, al primo posto svetta la Campania, con Napoli che risulta la città dove si bevono più tazzine di caffè al bancone. E non di rado, il caffè proposto in queste zone è davvero di elevata e raffinata qualità.
Al secondo posto, invece, troviamo il Lazio, con Roma, altra città celebre per alcuni locali dove si può gustare un caffè sopraffino, che fa da traino all’intera regione. Completa il podio, infine, la Sicilia, altra regione dove la cultura del caffè è fortemente integrata nel DNA dei propri abitanti, che adorano interloquire con amici e parenti davanti ad una tazza di caffè.
La “pausa caffè” risulta particolarmente amata anche nel Nord Italia, dove svetta il consumo di caffè in cialde e capsule, ritenuto spesso più funzionale, fortemente presente in molte aziende o uffici che non presentano nelle proprie vicinanze la presenza di un bar.