Campane di Agnone: esordio in una orchestra
Le campane di Agnone, famose in tutto il mondo, stanno per fare il loro esordio come strumento musicale in un’orchestra lirico sinfonica. Pare infatti che a Venafro ci saranno ben due rappresentazioni di Tosca il 25 e 28 agosto nelle acque del laghetto dove le campane faranno da protagoniste.
L’opera di Puccini adattata alle campane
Il musicista Giacomo Puccini aveva voluto musicare una storia molto accorto nella sua ricostruzione storica e dei dettagli. Ragion per cui aveva riportato nella sua opera le emozioni che il luogo trasmetteva al suo cuore all’epoca. (A ridosso del 1800).
Non solo riprodusse fedelmente le sonorità delle campane della capitale ma riuscì anche ad intonare al resto della musica i rintocchi della grande di San Pietro. Riuscì cioè a farle diventare parte integrante delle musiche come se si trattasse di altri strumenti.
Un concetto simile alle favole. Per questo il M° Claudio Luongo, ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale, ha deciso di portare le campane di Agnone in scena. E per farlo ha chiesta la collaborazione della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, la più antica al mondo e tra le aziende più longeve del Pianeta.
L’orgoglio della famiglia Marinelli
La famiglia Marinelli si è sentita subito orgogliosa di una simile scelta, accettando ad occhi chiusi quanto proposto. Dunque dopo un’accurata analisi fatta con Luongo, per l’opera la scelta è ricaduta su due campane di bronzo del peso di circa 100 kg che sentiremo riecheggiare alla grande soprattutto nel Te Deum, alla fine del primo atto.